Secondo giorno di marcia sull’Antica Trasversale Sicula.
Oggi partenza da Comiso, per il secondo giorno di marcia sulla Trasversale, con meta il castello di Donnafugata.
Sveglia alle 6.30, all’interno della fondazione Bufalino. Poi al bar per la colazione offerta dal Comune.
Pronti per la partenza, ci ritroviamo davanti al municipio di Comiso per incontrare tutti i gruppi che ci accompagneranno durante la giornata.
Oggi, la tappa è breve (solo 10 km), quindi decidiamo di ritardare la partenza di 30 minuti.
Dopo la partenza attraversiamo tutto il paese per giungere ad una breve strada che successivamente diventa una strada sterrata tra i campi coltivati e le serre.

La strada, che nella prima parte era in sterrato, è deserta, vuota. Ci siamo solo noi, il vento ed i muretti a secco.

Il vento porta con sé il canto degli uccelli e ci accompagna in una breve ma intensa salita che conduce sull’altopiano ibleo.

La giornata è talmente bella e serena, che ci conduce al Castello di Donnafugata in meno di 4 ore.

Prima di giungere al castello, breve sosta per visitare l’ipogeo di Donnafugata, dove, all’interno sono presenti delle catacombe. L’ipogeo è databile tra il IV ed il V secolo D.C.
L’ipogeo si divide in due ambienti, il primo scoperto, il secondo la parte ipogea. La porzione ipogea è profonda 17 metri con la presenza di tre file di arcosoli, due laterali simmetriche e perpendicolari tra loro ed uno frontale.

Usciti dall’ipogeo mancano solo 900 metri, di strada sterrata, per giungere al Castello e poter fare una visita del palazzo e del giardino, dedicata solo a noi.

Arrivati al Castello, ulteriore sorpresa, il comuni di Ragusa ci concede il privilegio di dormire all’interno dei giardini del castello. Un privilegio che, solitamente, nessuno può avere.
Dopo la chiusura del castello, alle visite, ci apprestiamo a montare le tende, sotto i meravigliosi Ficus del Giardino. All’interno del giardino sono state girate diverse scene del film di Matteo Garrone, “il racconto dei racconti”.

Al calare della sera, si alza un vento freddo, che ci “costringe” ad andare al bar a prendere una buona tazza di tè caldo e per fare anche qualche chiacchiera tra amici.
Per ora di cena, Giovanni, il proprietario del Ristorante “Al Castello” ci prepara un’ottimo piatto di pasta con aglio, olio, peperoncino e pomodoro secco.
Terminata la cena, prima di andare a dormire, decidiamo di fare una bellissima passeggiata notturna nel giardino del castello e di entrare all’interno del suo labirinto.

Terminata anche quest’avventura notturna, andiamo tutti in tenda, domani ultima tappa di un viaggio iniziato, per alcuni, 44 giorni prima a Mozia.
