Antica Trasversale Sicula – Primo giorno di marcia

Giovedì 16/11/2018 – Primo giorno di marcia.

Da dove posso iniziare la descrizione del primo giorno di marcia?

Ovviamente dalla sveglia, puntata alle ore 6,30. Dopo la sveglia, lavaggi personali, colazione, smontaggio tenda e sistemazione del furgone pronti per partire.

Si parte da Chiaramonte Gulfi, ma la nostra metà è Comiso. La tappa, lunga poco meno di 15 km, si presenta facile. Unica nota stonata, la pioggia, che ha reso tutto un po più difficoltoso per la marcia. Ma anche sotto la pioggia, i panorami iblei sono uno spettacolo unico.

Le campagne tra Chiaramonte Gulfi e Comiso

La marcia costeggia la pineta di Chiaramonte Gulfi, su una panoramica strada sterrata che ci permette di arrivare a ridosso della statala 514.

Fino ora abbiamo percorso circa 6 km, e tra poco inizieremo a vedere in lontananza Comiso.

La marcia ora è su asfalto, ed in altri 6 km, ci conduce ad una sorpresa, la Pagoda della pace.

La Pagoda della Pace.

La pagoda fu consacrata nel 1997, dopo tanti anni di lavoro del monaco Buddista Morishita. Essa si colloca, su di una collina, davanti alla piana di Comiso e davanti alla ex base missilistica di Comiso.

La Pagoda è alta 16 metri con un diametro di 15 metri.

Arrivati alla pagoda, il monaco Morishita, ci attendava all’interno del tempio. Tolte le scarpe ci accomodiamo e lui spiega il perché risiede  a Comiso. Della lotta contro i missili americani posti nella base di Sigonella e del suo viaggio per arrivare lì.

Terminato l’incontro, riceviamo la benedizione sul nostro viaggio e proseguiamo per gli ultimi chilometri per arrivare nell’abitato.

Arrivati a Comiso, veniamo ospitati all’interno della Fondazione Bufalino, dove ci permettono di montare le tende.

La Fondazione

La sede della fondazione si trova all’interno dell’ex Mercato Casmeneo, uno dei luoghi più suggestivi della città storica: un edificio neoclassico con un elegante loggiato, dove lo stesso Bufalino, quotidianamente, amava trascorrere alcune ore del mattino passeggiando e conversando con gli amici.

Il Paese di Comiso ha una storia antica. Inizia nel 644 a.c. come colonia Siracusana (in origine si chiamava Kasmene).

Anche se già dal Neolitico si trovano tracce di presenza umana. Successivamente arriveranno i Bizantini (330 d.c. circa) e ancora gli Arabi (827 d.c. circa).

Nel 1393 la città medioevale verrà annessa alla contea di Modica ed assegnata ai Cabrera. Fino al 1453 in cui verrà ceduta ai Principi Naselli.

Sotto la dominazione dei Naselli, Comiso, vivrà un periodo di rinascita. Il possesso dei Naselli durerà fino al 1816, quando Ferdinando di Borbone sopprimerà la feudalità in Sicilia.

Piazza Fonte Diana e Chiesa Madre.

Tra il 1944 ed il  1945, la città di Comiso si proclama repubblica, dopo che Badoglio, costringe molti Siciliani all’obbligo di leva, e dopo la nascita di voci dalla quale si diffondeva l’idea che i coscritti venissero inviati in oriente per combattere sotto la bandiera anglo-americana.

Le vicende moderne della città sono legate a doppi filo alla nascita dell’aeroporto ed alla base NATO, dove nel 1981 vengono posizionati ben 112 missili Cruise con testata nucleare